È il tempo, anche per il Trentino, dell’unità e della collaborazione.

L’emergenza sanitaria è ancora forte e dal punto di vista economico e sociale le nubi all’orizzonte si fanno sempre più minacciose.

Verrà anche, doverosamente,  il tempo della verità, ivi compresa quella che andrà accertata, con onesta rigorosità, per verificare se siano stati commessi errori di sottovalutazione o di organizzazione nei primi interventi. Alcune precise prese di posizione, espresse da più parti, possono lasciarlo pensare.

Adesso comunque è il tempo per tutti di una comune responsabilità.

Sia per rafforzare i dispositivi di sicurezza sanitaria, sia per impostare subito una politica di rilancio sociale ed economico del Trentino.

Ci sono tante partite che vanno giocate con una logica lungimirante di sistema: i rapporti con Roma; gli interventi a difesa delle famiglie e delle imprese; la strategia finanziaria per il prossimo periodo.

Serve un Piano Straordinario ed organico, concordato tra tutte le componenti politiche e con le parti sociali.

La Provincia Autonoma di Bolzano si è già mossa in questa direzione.

Spetta alla Giunta Provinciale in carica prendere l’iniziativa e a tutte le componenti politiche, sociali ed economiche formulare proposte e garantire spirito cooperativo.

La posta in gioco è troppo decisiva e non si può né perdere tempo né giocare di tattica.

Il Trentino è sempre stato di esempio nella gestione delle emergenze – anche di quelle relative ad altre comunità – ed è stato laboratorio positivo nell’affrontare la crisi finanziaria ed economica iniziata nel 2008. Possiede strumenti pubblici e collettivi di grande valenza. Occorre che siano organizzati e motivati con una regia politica, un patto sociale ed una visione di prospettiva all’altezza dei rischi di questo passaggio drammatico.

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